Marketing turistico post Covid: 10 cose da imparare

Fare tesoro anche delle esperienze più nefaste è alla base del processo di miglioramento. Ecco alcuni spunti utili sui quali riflettere per sapere come impostare le proprie strategie di marketing turistico post Covid.

In che modo il marketing turistico post Covid dovrebbe adeguarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori?
Che cosa si deve fare per potenziare la propria comunicazione turistica dopo l’apocalisse della pandemia? In definitiva come aumentare le conversioni e vendere più esperienze turistiche?

Di seguito ti fornirò 10 importanti consigli che abbiamo imparato facendo tesoro dell’esperienza (nostra, dei nostri clienti e di altri che abbiamo monitorato) nel primo anno di Coronavirus.

Sono sicuro che troverai importanti spunti e consigli utili da applicare subito alla tua comunicazione turistica digitale e alle tue strategie di web marketing turistico post Covid.

Per cominciare può tornare utile una analisi generale delle principali scelte o azioni effettuate nel periodo marzo-dicembre 2020 da agenzie viaggi, tour operator e imprese turistiche in generale. Questo è emerso da una serie di analisi effettuate da SmartAds.it monitorando siti web e account social Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter.

Cosa hanno fatto le imprese turistiche durante il primo anno di Pandemia?

PRIMA FASE DI SHOCK (MARZO-MAGGIO 2020)

  • Fermato ogni attività di marketing per il turismo diretto alla vendita;
  • Tagliato budget (primo tra questi proprio il marketing e pubblicità);
  • Tagliate tutte le spese fisse possibili;
  • Cambiata qualità e frequenza della comunicazione sui social.

SECONDA FASE COVID-19 (MAGGIO-SETTEMBRE 2020)

  • Prima rinascita/ripartenza con riattivazione di parte dei servizi;
  • Riorganizzazione parziale dell’azienda e processo produttivo;
  • Selezione nuovi e pochi prodotti da vendere in estate;
  • Riattivazione campagne Ads per prenotazioni viaggi in Italia;
  • Intensificazione comunicazione social e nuovi piani editoriali di emergenza;
  • Investimenti per adeguamento norme anti-Covid-19;
  • Chiusura stagione estiva e bilancio attività.

TERZA FASE COVID (SETTEMBRE 2020 – APRILE 2021)

  • Con nuove norme restrittive altro fermo per le imprese turistiche;
  • Poche attività di sponsorizzazione legate a settimane bianche festività natalizie;
  • Nuovi piani editoriali e tecniche di marketing di “mantenimento” in vista della ripartenza;
  • Iniziative varie per aumentare liquidità (vendita vaucher e carte regalo per viaggi futuri e incerti);
  • Pianificazione nuove strategie turistiche di offerta e marketing post Coronavirus per estate 2021;
  • Studio analisi del nuovo target di riferimento;
  • Rafforzamento/adeguamento/ristrutturazione aziendale grazie ad aiuto di Stato a fondo perduto;
  • Riallocazione risorse per affrontare meglio la ripresa: si torna a fare marketing;
  • Aumento digitalizzazione (potenziamento siti web, investimenti in formazione, comunicazione e marketing digitale)

MARKETING TURISTICO POST COVID 10 COSE DA IMPARARE

1) UN PICCOLO GRANDE AIUTO

In questi tempi di cambiamento e maggiore incertezza, i futuri viaggiatori avranno bisogno più che mai di aiuto. Chi ha deciso di prenotare un viaggio o un’esperienza turistica ha di fronte un oceano di proposte e possibilità. Anche un universo di informazioni e districarsi spesso è difficile. In primo luogo agenti di viaggio e tour operator dovranno impegnarsi ancora di più nel fornire informazioni ma anche molto di più.

Sarà fondamentale il rapporto diretto (che sia via chat, WhatsApp, via telefono o di persona).

Le persone hanno bisogno di certezze, di poter sondare anche la professionalità di ognuno per potersi fidare.

Questo accadrà molto di più nell’era post Covid. Per questo siamo convinti che i consulenti di viaggio, gli agenti, gli imprenditori turistici -che sapranno aprirsi ad un dialogo franco- avranno la meglio.
Una nuova età dell’oro per gli agenti di viaggio?
Decisamente sì ma solo per i migliori.

2) LA NUOVA NORMALITA’

Non sappiamo ancora come sarà la nuova normalità. Di sicuro ci sarà una forte attenzione su argomenti come la sicurezza e la salute.

L’esperienza traumatica durante il blocco avrà effetti duraturi sulla psicologia delle persone.
Quindi è lecito attendersi nel mercato una maggiore preponderanza degli acquisti d’impulso, non ragionati o “di pancia”. Bisognerà essere bravi ad aiutare e favorire anche processi irrazionali o poco razionali nell’acquisto di viaggi.

Questo è chiaro: abbiamo bisogno di una valvola di sfogo dopo la cattività fisica e mentale della pandemia.

I viaggi ed il turismo sono quella valvola di sfogo. Devono esserlo per chi fa marketing digitale del turismo, organizza tour o vende pacchetti viaggio e vacanze.
Ogni agente di viaggio dovrebbe ora fare molta attenzione quando parla con i propri clienti poichè da ogni frase, ogni parola, ogni sfumatura si possono comprendere e intuire elementi utili. Lo scopo è capire come e quanto la pandemia ha influito su tutti noi.
Chi più comprende questi cambiamenti più sarà in grado di orientare le proprie azioni e le migliori strategie di marketing turistico post Covid.
Ci sono nuovi bisogni? Bisogna soddisfarli subito e al meglio.

3) LA FIDUCIA

Non c’è dubbio che le imprese che usciranno vittoriosa da questa nuova gara “gentilmente offerta dal Covid saranno quelle che avranno adottato strategie di marketing rivolte ad ottenere la fiducia dei propri interlocutori.

E la fiducia si ottiene solo una volta instaurata una connessione profonda con l’utente che non solo si è fermato a leggere e guardare ma vuole continuare a farlo.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario comunicare e farlo nei diversi modi che il marketing digitale turistico mette a disposizione.

In cosa siamo cambiati dopo un anno di sacrifici e restrizioni? Cosa possiamo imparare che possa esserci utile per vendere viaggi appena sarà possibile? 

4) ELASTICITA’ (MENTALE) VERSATITILTA’ E VELOCITA’

La pandemia ci ha fatto capire che è nella crisi che si vedono gli imprenditori illuminati, i veri professionisti in ogni campo.

Per riconoscerli basta misurare la loro lungimiranza e sensibilità nel prevedere quello che sarà.
Bisogna anche essere elastici nel cercare di cambiare ottimi piani che, però, andavano bene… nell’altro mondo, quello senza Covid. L’apertura mentale è fondamentale per essere al passo con i tempi e avvicinarsi a “diavolerie” che spesso spaventano perchè non si comprendono (per esempio il digital marketing turistico…).

Dunque la versatilità è vitale specie in tempo di crisi ma tutto questo non basta se non si attuano in fretta i cambiamenti necessari.

Questo lo abbiamo capito sulla nostra pelle ma possiamo impararlo davvero per evitare di fare lo stesso errore alla prossima crisi.
Tutto questo vale per le strategie aziendali e di business e per quelle di comunicazione e marketing turistico post Covid.
Da notare che è facile che le persone ricorderanno più quei marchi per quello che ha detto e fatto durante la crisi della pandemia (perchè non convenzionale), piuttosto che quelli che non si sono distinti o si sono fermati.

5) NUOVI TURISTI, NUOVE TIPOLOGIE?

Un altro argomento che bisognerà chiarire nella nuova normalità sarà capire se si saranno create nuove segmentazione dei consumatori e di conseguenza dei viaggiatori.

Questo significa che ci saranno categorie che potrebbero viaggiare maggiormente rispetto ad altre che, invece, avranno cambiato i loro stili di vita rispetto al passato.
Riuscire a capire bene questo aspetto può far risparmiare soldi nel tentare di rivolgersi al target sbagliato (o cancellato dal Covid).

Per esempio, si può ipotizzare che gli over 60 viaggeranno di più o di meno rispetto al passato?

Potrebbe darsi che su questa parte della popolazione il lockdown abbia influito molto di più rispetto ai giovani e che questo abbia generato un contraccolpo nel far crescere un impulso che non intendono più frenare di recuperare tempo e vita perduta.
Potrebbe essere.


D’altro canto si potrebbe ipotizzare, viceversa, che essendo gli over 60 categoria maggiormente a rischio da Coronavirus potrebbero ben sfoderare maggiore prudenza e, dunque, rinviare per 1 o 2 anni le prenotazioni turistiche. Pur in presenza dei vaccini e di una situazione che tende al sereno.
Potrebbe…
Due argomentazioni in teoria valide ma solo una di queste sarà vera.
Lo diranno i dati che ogni consulente di marketing turistico può generare con test legati alle Facebook Ads o Instagram Ads o ai dati forniti da Google Ads.
Questo tipo di incognita ad inizio 2021 aleggia su tutte le categorie di turisti e fasce di età.

Marketing turistico post Covid: 10 cose da imparare

6) I CARI VECCHI GIOVANI…

Qual è il target migliore a cui rivolgersi quando si potrà tornare a viaggiare nel 2021?

Volendo provare a rischiare meno si potrebbe scommettere sui giovani e adolescenti o comunque la fascia degli under 30.
Questo target potrebbe ritornare a viaggiare molto prima di altre categorie. Le imprese turistiche che si rivolgeranno a questa tipologia di viaggiatori potrebbero avere una buona risposta in termini di prenotazione per l’estate 2021.
Anche qui si potrebbero fare mille ragionamenti ma i giovani sono giovani e sappiamo che tenerli a freno è dura… Dunque come agganciarli? Per esempio raccontando loro le tue esperienze turistiche, creando contenuti freschi e veloci che facciano vedere davvero l’essenza dei tuoi prodotti: penso a diari di viaggi, video storytelling per YouTube o per altri social

7) MAI SMETTERE DI TRASMETTERE: LA COSTANZA PREMIA

Tra le imprese turistiche che hanno sofferto meno la pandemia ci sono quelle che hanno continuato a realizzare strategie di content marketing interessanti anche quando il turismo si è fermato. E sono anche quelle che -guarda caso- avevano puntato per tempo sulla seo marketing. In questo modo hanno potuto giovare di tutti i benefici connessi anche nel pieno della crisi (visibilità gratuita grazie all’indicizzazione e al buon posizionamento Google).

Rimanere nella mente delle persone è la base per il successo.

Se non comunichi, non trasmetti e non puoi instaurare alcuna connessione con alcuno…

8) INSEMINAZIONE DIGITALE

Dalla lettura di numerose testimonianze di imprenditori stranieri abbiamo notato una tendenza ad allargare la comunicazione a ventaglio su più piattaforme possibili.

Spargere il seme ovunque per avere più possibilità di raccogliere frutti. Concetto semplice che per il web marketing turistico si concretizza nel presidiare più postazioni: oltre il sito web, Facebook, Instagram, Twitter, tutti gli altri social minori di settore ma anche generalisti.
Ci sono diverse piattaforme di blogging che possono aiutare ad intercettare nuove nicchie o realtà emergenti e caratteristiche come Quora, per esempio, che possono dare belle soddisfazioni. Tutti questi tasselli messi insieme in una strategia di digital marketing turistico organica possono regalare fonti aggiuntive di visibilità e di possibilità di affari.
Tutto previsto nel nostro metodo SmartAds.it

9) DIGITALE UBER ALLES

Uno dei “sintomi” del Coronavirus è quello di averci fatto diventare tutti più digitali. Complici i lockdown, siamo stati costretti ad affacciarci prima sul Web e, solo poi, ai balconi e le finestre (windows!) vere. Abbiamo fatto acquisti online per la prima volta, abbiamo lavorato da remoto, abbiamo letto di più, cercato di più, seguito corsi, imparato, ma sempre navigando…

Si può dire che siamo ora tutti più digitali e che, forse, c’è meno gente che è allergica a pc e Internet. Anche il fatto che il Governo ci obblighi ad adempimenti esclusivamente sul web (Spid, pagamenti, cash back, bonus ecc) ha aiutato ad abbattere l’analfabetizzazione digitale (digital divide).

Dunque le imprese turistiche possono avvantaggiarsene magari puntando in maniera scaltra sulla automazione dei loro sistemi e servizi…

10) ORA, PERO’, BASTA… DIGITALE

La pandemia ha livellato l’umanità: siamo diventati tutti parte di uno stesso insieme. Ci siamo sentiti tutti molto più simili, perchè ognuno parte dello stesso mondo (problematico) e indifeso alle conseguenze del virus.

Ci siamo sentiti come in guerra, quando saltano certe convenzioni e si inaugurano nuove priorità; la gente sembra riscoprire la sua parte migliore (e peggiore).

E sale sempre più la voglia di avere relazioni reali interpersonali, anche banali, come le uscite con gli amici, una festa, un concerto, il cinema… Appena potremo staremo tutti meno a casa e davanti al pc (ma non al cellulare…)

E anche qui le imprese turistiche possono fare la differenza. Agenzie viaggi e tour operator dovrebbero puntare su questo aspetto umano e prevedibile e offrire nuove opportunità e inventare nuove forme di stare insieme viaggiando.

Che ne dici: sono spunti interessanti su cui poggiare strategie di marketing e comunicazione più solide e produttive?

Se vuoi approfondire contattaci: SmartAds.it è una agenzia web specializzata in marketing online per le imprese turistiche. Forniamo sia servizi di consulenza (consulenza seo marketing, consulenza web marketing turistico, consulenza per comunicazione online, consulenza strategica e di social marketing) che incarichi ad obiettivo (realizzazione siti web, scrittura testi, creazione contenuti digitali, foto e video di viaggio, campagne social, campagne email marketing).

Il nostro consulente web marketing turistico sarà a tua disposizione per una prima analisi generale gratuita sulle priorità da affrontare. 

Agisci subito per non perdere più terreno sulla concorrenza.


    HO BISOGNO DI CONSULENZA SU:

    Leave a Reply