Marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus

Siamo dentro una crisi globale senza precedenti: improvvisa, pervasiva, lunga. La priorità per le aziende ora è resistere e governare al meglio questa crisi con una adeguata comunicazione aziendale in attesa di potersi riorganizzare

Viviamo un periodo cruciale per ogni azienda; proprio per questo è importante conoscere le regole per non sbagliare nel campo del marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus.

Siamo nel mezzo di una crisi senza precedenti che sta investendo e cambiando tutti gli ambiti della nostra vita privata e pubblica.

Gli impatti sull’economia saranno enormi e per molti versi imprevedibili. Stiamo andando verso qualcosa di simile ad un “reset globale” dei sistemi economici.
Molti non ce la faranno se la crisi da Covid-19 durerà mesi.

Per questo l’unica scelta possibile per ogni azienda è quella di resistere e tenere duro il più a lungo possibile, attendendo segnali dal futuro e indicazioni per come riorganizzarsi e riconvertirsi.

Abbiamo già parlato di come gestire al meglio una crisi come il Coronavirus nel campo del turismo e come agenzie viaggi e tour operator possono utilizzare al meglio questo stop obbligato per prepararsi a ripartire alla grande.

Il messaggio fondamentale è che se è vero che una crisi non si può evitare o prevedere, è vero che ogni impresa può decidere come gestire e governare le proprie azioni e comunicazione al riguardo.

E’ vitale avere il pieno controllo di quello che viene comunicato e avere ben chiare le ragioni per cui lo si fa.

L’ufficio stampa in questo periodo deve lavorare a pieno ritmo con possibilità di straordinari e di aiuti esterni.
Le pubbliche relazioni si modificano ma non interrompono la loro attività. Le agenzie di comunicazioni sono chiamate a fornire supporto straordinario in un momento eccezionale.

 Bisogna prepararsi a qualcosa che sarà persistente per anni nel mondo reale e soprattutto nella testa della gente.

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: L’ATTENDIBILITA’

Tra le cose più importanti in tempo di crisi c’è l’attendibilità delle notizie e, dunque, della fonte.

E’ vitale che la tua comunicazione aziendale sia veritiera, trasparente attendibile.

I tuoi clienti e sostenitori probabilmente si fidano già di te e in questa fase non puoi e non devi deluderli.
Per cui fai molta attenzione e controlla le informazioni che diffondi.

⇒ Valuta con attenzione l’impatto che la tua comunicazione potrà avere sulla tua audience.

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: ATTENZIONE AL MOMENTO

C’è da fare una serie di valutazioni che riguardano il momento preciso che si vive e lo stato d’animo (alterato) delle persone.
Per esempio, in questo periodo di emergenza globale senza precedenti la gente è spaventata, incredula, ancora non si rende bene conto di quello che sta vivendo, c’è profonda incertezza. Le restrizioni casalinghe tengono in ostaggio un paese intero e questo genera altri sentimenti, sensazioni, pensieri, bisogni ecc.

⇒ Nel comunicare devi tener conto di tutto questo e domandarti come sarà interpretata e metabolizzata la tua comunicazione.

⇒ Attenzione all’ironia (sempre da maneggiare con cura perchè non tutti sono ben disposti specie in periodo di alterazione emozionale).

⇒ Valutare bene anche continuare con il marketing spinto: continuare a premere per voler vendere nonostante tutto i tuoi prodotti potrebbe essere controproducente ora e infastidire.

Allo stesso modo attenzione alla “generosità egoistica”: in quante offerte “gratis” vi siete imbattuti in queste settimane?
Siete davvero convinti che si tratti di reale generosità?
Oppure avete il sospetto che si tratti di un strategia di marketing che si approfitta della crisi?

Se avete questo dubbio chi sta offrendo “servizi gratuiti” ha fatto male i conti e questo potrebbe avere un impatto negativo sull’immagine del marchio nel breve e medio termine.

Quando davvero si vuole essere d’aiuto con atti che siano percepiti come realmente generosi conviene che lo siano davvero.
Sarà anche più facile da comunicare perchè non ci saranno altarini da svelare.

Viviamo un periodo cruciale per ogni azienda; proprio per questo è importante conoscere le regole per non sbagliare nel campo del marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus.

COMUNICAZIONE SEMPLICE, CHIARA, UNIVOCA

Dunque devi avere una completa e piena comprensione del marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus facendo attenzione anche a possibili involontarie interpretazioni alternative. 

La comunicazione deve essere precisa, semplice e univoca (il messaggio deve avere solo il senso che tu vuoi che abbia).

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO COSTANTE 

⇒ Allo stesso tempo è fondamentale avere una piena comprensione di quello che accade là fuori.
Dare l’impressione di essere una azienda fuori dal mondo e dal tempo potrebbe creare problemi: i clienti potrebbero pensare che la smania di guadagno abbia offuscato le capacità di comprensione avendo sottovalutato… una crisi globale senza precedenti.

Un’altra cosa alla quale bisogna fare attenzione nel campo del marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus è quella di “posizionare” i messaggi anche in prospettiva, in un contesto più allungato.

 

⇒ Non ragionare e comunicare solo esclusivamente legandosi alla stretta cronaca quotidiana ma saper guardare in prospettiva con possibili scenari.

Abbiamo detto che la gente vive nell’incertezza: riuscire ad attutire questo stato d’animo molto fastidioso potrebbe essere una scelta vincente.

Certo, si rischia di fare previsioni strampalate ma con riflessione ben documentate e argomentate si possono illustrare scenari plausibili nel tuo settore.
⇒  E’ molto utile per ogni impresa sapere in anticipo come evolverà il mercato e la società.

Se anticipi e prevedi puoi prepararti di conseguenza.

Questo ti darà un vantaggio enorme.

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: FONTI E VERIFICA

Inutile ribadire che per essere attendibili bisogna riferirsi a fonti ufficiali, autorevoli e altrettanto attendibili. Sul web c’è tutto ed in molti casi c’è troppo. Ma è anche facile raggiungere direttamente le fonti istituzionali, quelle necessarie (istituzioni, associazioni, Protezione civile, fondazioni, università, riviste scientifiche ecc).

⇒ Un consiglio: se non vuoi correre rischi verifica attraverso le fonti attendibili le notizie che vuoi pubblicare evitando le fonti giornalistiche (che vanno sempre verificate).

⇒ E’ sempre consigliabile consultare da tre a cinque fonti, soprattutto in tempo di crisi, emergenza e quando si tratta di COVID-19 (stiamo assistendo a molte specie di sciacallaggio informativo e fake news create ad arte per facili guadagni).

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: STRAVOLGERE IL PIANO EDITORIALE (PIANO DI COMUNICAZIONE)

Cambiare le regole, gli schemi ed i modelli.

Bisogna edeguarsi alla eccezionalità. 

Allora meglio accantonare tutto quello che era “normalità” fino a poco tempo fa e inaugurare un nuovo regime di comunicazione a medio raggio.

Ricordiamoci che qualsiasi cosa venga pubblicata anche sui social aziendali è una comunicazione ufficiale da parte dell’azienda e come tale va trattata.

⇒ Per questo evitare comunicazioni oggi percepite come fuori luogo.

Il piano editoriale va accantonato e ne deve essere elaborato uno completamente nuovo nel breve e medio termine.

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: TRASFORMARE LA CRISI IN OPPORTUNITA’?

Questo è un obiettivo delicato. 

Sarebbe opportuno riuscire a capitalizzare comunque una crisi ma occorre farlo nel modo giusto con le tecniche giuste e senza ripercussioni di alcun genere. 

⇒ Se si riesce a farlo con classe: molto bene, altrimenti meglio lasciar stare. 

Quello che ti dirò dopo potrebbe esserti utile a fare le scelte giuste e ad evitare errori che in tempo di Coronavirus valgono triplo.

Una scelta sempre positiva in teoria è raccontare bene quello che si sta facendo proprio in questi momenti pur in difficoltà ed in emergenza.

Con il giusto tono di voce, senza eccessivi trionfalismi o ego riferimenti, con una imposta oggettività, si potrebbero inviare i messaggi giusti di attività e reazione ad un grosso problema.
Si potrebbe dare l’impressione di essere davvero trasparenti e vicini alla gente.

Oggi si fanno cose impensabili fino a poco tempo fa e non bisogna dare nulla per scontato.
Ci sono migliaia di cose interessanti che si possono dire ora molto utili alle persone a casa.

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: ESEMPI DI CONTENT MARKETING

In questo caso il buon content marketing può tornare molto utile sotto diversi punti di vista.

⇒ L’imperativo è mantenere in buona salute il canale comunicativo con il proprio pubblico.
Vietato dunque smettere di trasmettere.

Per tenere vivo il rapporto abbiamo detto si possono cambiare strategie e dedicarsi a qualcosa di diverso, nuovo, inedito.

Per esempio, se tutti devono stare a casa, fornire, spunti, idee e modalità per trascorrere meglio le ore potrebbe essere molto apprezzato.
Un brand che ha come target i bambini potrebbe creare contenuti interessanti, formativi, divertenti e utili da guardare a casa in aggiunta alle attività didattiche.

Si tratta di contenuti che nulla hanno a che fare con i prodotti, il marketing o la vendita. L’obiettivo è solo “curare”, coccolare, crescere, mantenere attivo il proprio target (i piccoli).
Il brand della pasta potrebbe fare video ricette, raccontare come fare la pasta in casa (“addirittura? non è come darsi la zappa sui piedi?” potrebbe obiettare il villico. La risposta è assolutamente no ma non è questa la sede per spiegare).

La cartoleria sotto casa potrebbe proporre sui propri social tutoria di bricolage per adulti o lavoretti per bambini (che sono quelli più difficili da contenere in regime di restrizione domiciliare).

⇒ Se non avete le competenze o avete bisogno di un consiglio affidatevi a uno specialista.

marketing e comunicazione alla base della gestione dell'emergenza da Coronavirus per le imprese turistiche

 

LE FASI DEL MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

La storica agenzia pubblicitaria Ogilvy fondata nel 1948, creatrice dei primissimi spot radiofonici e televisivi, oggi è ancora un colosso nel campo del marketing e comunicazione. In occasione della crisi da Coronavirus ha diffuso un articolato documento che fornisce utili consigli su cosa e come le aziende devono comunicare.

Queste sono le 5 fasi consigliate della comunicazione durante il Covid-19

  1. determinare il pubblico
  2. perfezionare il messaggio
  3. informare
  4. valori da comunicare
  5. valutazione dell’impatto

PASSO 1: DETERMINA CHI HA BISOGNO DI SAPERE COSA

Il primo pubblico che ogni organizzazione dovrebbe raggiungere è la comunità dei dipendenti (comunicazione aziendale interna). A loro si dovrebbe rivolgere la prima comunicazione di crisi per fornire informazioni vitali, utili, rassicuranti sui nuovi provvedimenti e modalità di svolgimento lavoro (ferie, congedi parentali, smart working, chiusure linee produttive, nuove modalità lavorative ecc).
Comunicare regolarmente con il personale può mettere dipendenti a proprio agio, limitando sensazioni di smarrimento e incredulità.
Non c’è momento migliore di una crisi per dimostrare quanto sia importante lo staff per una organizzazione.

Il personale giudicherà la società e la direzione in base alle scelte che saprà prendere in questo momento di crisi.

Da qui discenderanno consensi e felicità di ogni dipendente, l’attaccamento al brand e all’azienda, sentimenti come l’orgoglio e il senso civico o l’alto valore della propria mansione all’interno dell’impresa.

Altro discorso per la comunicazione esterna che si rivolge a utenti e clienti. Anche loro potranno essere altrettanto critici verso il brand, specie in momenti di emergenze.

E’ fondamentale saper modulare i propri messaggi in base alla tipologia di clientela che si ha.
Se si fa un buon lavoro la crisi può trasformarsi in opportunità, una opportunità “etica”, priva di sfumature e derive negative.

Per esempio, offrire un “servizio speciale” per venire incontro al periodo di restrizione in casa è una buona cosa.

⇒ Ma se si vuole presentare il servizio come «gratuito» è fondamentale che sia davvero così. Non ci devono essere dubbi sul fatto che ci siano altri fini o altri guadagni.

⇒ Per questo è sconsigliabile offrire in questo periodo «offerte speciali» e «sconti coronavirus» perchè è più facile pensare che il brand stia approfittando dell’occasione per fare più soldi.
E’ probabile che davvero si facciano più soldi ma la ricaduta sull’identità del brand potrebbe essere di gran lunga più onerosa dei guadagni.

PASSO 2: PERFEZIONA IL TUO MESSAGGIO

Una volta che sai con chi devi comunicare ci si può focalizzare sui contenuti.
Domandati perchè devi comunicare, quale ragione profonda c’è e cosa è necessario comunicare.
Necessario per te e, soprattutto, per i tuoi sostenitori.

Vuoi comunicare, naturalmente, quello che ti riguarda, quello che stai facendo, come stai vivendo, magari anche comunicare lo spirito con cui lo stai facendo.
⇒ Per farlo bisogna evitare inciampi e ostacoli.

In una situazione come quella del COVID-19, non vuoi (e non devi) alimentare il panico.
Non vuoi (e non devi) alimentare la sfiducia o il pessimismo.
Bisogna essere sempre cauti e capire che si sta comunicando con il mondo intero e con una platea vasta.

⇒ Regola imprescindibile e inderogabile: prudenza sempre.

Data l’eccezionalità del caso si possono comunicare informazioni che in altri periodi sarebbero tacciate di “alto tradimento” o provocherebbero reazioni pesantissime del mercato o dei clienti.
Per esempio, pensiamo allo stop dei voli per una compagnia aerea: in tempi normali sarebbe impensabile ma al tempo del Coronavirus una comunicazione del genere può sortire persino effetti benefici per il brand (suscitando sentimenti di approvazione e benevolenza per la prudenza dimostrata).

⇒ Altro obbligo imprescindibile è quello di tenere conto dei destinatari del messaggio, cercando di anticipare bisogni o fornendo istruzioni necessarie o utili.
Esempio: come fare per chiedere rimborsi, fornire rassicurazioni e risposte a problemi e domande più comuni, offrire bonus per il disagio arrecato ecc

PASSO 3. INFORMARE I SOSTENITORI

Lo stato d’animo e l’attenzione hanno caratteristiche diverse in tempo di crisi.
La qualità dell’attenzione è straordinaria, così come la voglia di conoscere e sapere cosa accade nel mondo.
⇒ Per questo è bene sfruttare al meglio queste peculiarità momentanee per fornire informazioni davvero utili (non pubblicità).
Tutto questo genererà ulteriore fiducia e benevolenza verso il marchio, oltre a rinsaldare la propria community con un sentimento di solidarietà.

Nulla crea fiducia come un costante flusso di informazioni che può contribuire a dissipare sentimenti di isolamento e incertezza.

PASSO 4. FOCUS SUI VALORI

E’ uno dei punti nevralgici di tutta la strategie di comunicazione in tempo di crisi.
Nessuno di noi vuole che le crisi accadano. Ma quando succedono non c’è momento migliore per dimostrare i valori di una azienda.
 -Quali sono i valori che ti definiscono?
– Come si pone la gestione aziendale nei confronti della crisi?
– Qual è la sua reazione?
– E’ pronta, brillante, rassicurante, risolutiva?
– Quanta importanza dà al pubblico e ai clienti?
– E’ sufficientemente sensibile?
– Quale contributo concreto fornisce al mondo?
– Che scopo ha nel mondo e/o relativamente alla crisi?

Anche in tempo di Coronavirus si può avere l’occasione buona per comunicare i propri valori, le proprie priorità per mantenere e rafforzare il posizionamento del brand. L’importante è farlo con classe.

UPS, il leader logistico globale, per esempio, già il 31 gennaio 2020 (con ragguardevole anticipo sulla crisi globale) ha annunciato di aver mobilitato la sua rete per fornire trasporto aereo gratuito di più di 2 milioni di maschere respiratorie, 280.000 paia di guanti e 11.000 tute protettive in Cina per aiutare a combattere COVID-19.
Il carico è arrivato a Shanghai il 2 febbraio.

Ciò che è centrale in tutte queste azioni è: saper utilizzare la propria esperienza, professionalità e capitale economico per adoperarsi con il fine esclusivo di aiutare le persone colpite, mettendo da parte le logiche commerciali del profitto.
E’ chiaro che, pur nella totale trasparenza e genuinità di una azione totalmente altruistica, il ritorno di immagine per l’azienda ci sarà e gioverà a lungo.

⇒ Fai in modo che la tua impresa faccia la cosa giusta per la società civile e mostri davvero i suoi valori affinchè tutti possano comprendere le ragioni della stessa esistenza.

PASSO 5. VALUTAZIONE GLOBALE DELL’IMPATTO DELLA COMUNICAZIONE

L’intero processo di comunicazione durante la crisi è estremamente fluido e mutevole in ogni istante.
Il passaggio finale di tutto il processo è la valutazione preventiva del singolo messaggio che si sta pubblicando.
Inoltre deve essere fatta anche una valutazione a posteriori dell’intero processo.

– Come sta andando la tua comunicazione aziendale in tempo di crisi?
– Come reagisce il pubblico?
– Quali critiche ci sono?
– Per quali ragioni?
– Puoi migliorare?
– Cosa devi evitare di fare di nuovo?

Seguire questi passaggi non solo aiuterà la tua organizzazione a gestire una crisi ma fornirà l’idea che sia proattiva rispetto alla crisi.

Una azienda che governa e gestisce una crisi vale molto di più di chi la subisce e basta.

Ci saranno cambiamenti nei bisogni della gente e dunque nei mercati.  La scala delle priorità è già cambiata per tutti noi. 

L’economia si adeguerà alla “nuova normalità” post Coronavirus.

Marketing e comunicazione ai tempi del Coronavirus: le altre scelte

Il marketing e la comunicazione ai tempi del Coronavirus sono importanti per il periodo di emergenza in atto e per governare una situazione fino ad un mese fa inimmaginabile.
Occorre, però, nel frattempo anche allargare lo sguardo (anzi allungarlo) per provare a vedere il mondo da qui a sei mesi, 12 mesi, 3 anni.

Il mondo è cambiato.
La gente è cambiata.
La vita non sarà più la stessa di prima.

C’è chi si ricorda di come l’11 settembre ha cambiato il mondo per sempre.
Il Coronavirus lo farà in modo ancora più impattante e globale perchè questa volta il nemico è invisibile e può stanarci fin dentro casa.
Non abbiamo difese che tengano se non questo innaturale isolamento planetario.

⇒ Dunque, è necessario che le aziende capiscano come riadattarsi, come ripensarsi rispetto al mondo mutato.

Speriamo che questo incubo finisca al più presto ma bisogna prepararsi a qualcosa che sarà persistente per anni nel mondo reale e soprattutto nella testa della gente.
Questo genererà cambiamenti nei mercati, nel marketing e nei bisogni.
La scala delle priorità è già cambiata per tutti noi se siamo arrivati a rimpiangere i momenti in cui eravamo imbottigliati per ore nel traffico…

 

comunicazione e marketing contenuti di qualità

MARKETING E COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: COSA CONSIGLIA TWITTER

Anche Twitter ha fornito i suoi suggerimenti per una corretta comunicazione sui social. Sebbene minoritario, Twitter in tempo di crisi risulta essere il social migliore per aggiornarsi, informarsi ed entrare in contatto con le zone colpite.
Motivo per cui andrebbe curato meglio anche da parte delle aziende.

Come riuscire a comunicare bene?

1. Conoscere il proprio brand.

Si può stravolgere tutto il proprio piano editoriale ma non i valori fondanti, non il tono di voce, non l’essenza stessa del brand. Ogni tipo di comunicazione deve essere adatta al proprio brand, e non copiare quella che altri stanno facendo.

2. Essere aggiornati su quello che accade.

Rimanere sul pezzo, essere informati ti garantirà di non essere fuori luogo e di interpretare meglio i sentimenti del tuo pubblico.

3. Serietà.

Lieve eccezione alla regola riguarda quei brand particolarmente svagati, umoristici, leggeri, divertenti. Per loro sarebbe opportuna una regolazione del loro tono di voce il minimo indispensabile per evitare di rischiare di stravolgere troppo e disorientare l’audience.

4. Prevedere il cambiamento di comportamento dei propri clienti.

Tutti i brand dovrebbero pensare a come le esigenze dei loro consumatori possano cambiare e agire di conseguenza (ad esempio una compagnia aerea dovrebbe aspettarsi un aumento di clienti che cancellano o spostano i voli).

5. Fornire informazioni di qualità.

6. Offrire supporto e assistenza ai consumatori.

La situazione di crisi sta lasciando in difficoltà molti consumatori. Visto che spesso le persone ricordano quando ricevono un buon servizio di assistenza, questo può essere il momento giusto per le aziende per migliorare il proprio customer service.

7. Puntare su messaggi leggeri.

In un momento in cui le bacheche degli utenti sono piene di news poco tranquillizzanti, può essere utile per i brand lanciare messaggi dai toni più leggeri e che promuovano il buonumore;
Promuovere positività e senso di comunità: allo stesso modo, è importante puntare su messaggi che promuovano la connessione tra le persone e le buone notizie.

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