Come cambieranno i turisti dopo il Covid?

Provare ad ipotizzare scenari futuri per il turismo che verrà può aiutare a prendere le giuste scelte strategiche per le imprese turistiche

Come cambieranno i turisti dopo il Covid?
Gli eventuali impatti dipenderanno dalla durata della pandemia, che avrà ripercussioni sulla sopravvivenza delle imprese. Ma anche da potenziali cambiamenti a lungo termine nel comportamento dei viaggiatori a seguito della crisi.

La gente sarà più cauta nel viaggiare all’estero in futuro?

Ma soprattutto: nel 2021 si potrà viaggiare? E come?

Quali sono le previsioni sul turismo dopo la pandemia?

Quando è prevista la ripresa del turismo internazionale?

Possiamo parlare di crisi delle agenzie di viaggio?

Quali sono gli scenari economici post Covid? E nello specifico per le imprese turistiche?

Cercherò di fornirti le risposte a tutte queste domande con dati alla mano e fonti autorevoli.

Sono molte le previsioni e le ipotesi di scenari futuri per il turismo ma è difficile dire quale sia quello che si avvicinerà di più alla realtà.
Di sicuro è utile conoscerli tutti per acquisire il maggior numero di informazioni possibili.

Solo così ti sarà possibile effettuare scelte consapevoli (e speriamo quelle più utili per te).
Tutti gli operatori turistici, le agenzie viaggi online o offline, i tour operator sono impegnati quotidianamente per cercare di capire quali scelte strategiche fare. E soprattutto come pianificare nuove destinazioni turistiche dopo il Covid.

Le previsioni diventano ogni giorno più pessimistiche.

La nuova normalità è ancora intrisa di emergenza e dello spettro della seconda ondata di Coronavirus.

C’è chi ipotizza un’estate 2021 non troppo diversa da quella papena trascorsa.

E c’è chi ipotizza la fine della pandemia addirittura nel 2024.
Un recente report dell’Organizzazione internazionale per il turismo dell’Onu ma anche l’Ocse prevedono che la crisi avrà un impatto permanente sul comportamento dei consumatori.
Sarebbe già in atto una accelerazione del passaggio all’online, un aumento dell’attenzione all’igiene e a una vita sana. Si starebbe riscontrando anche un maggiore uso di metodi di pagamento senza contanti e senza contatto.

Come cambieranno i turisti dopo il Covid? L’impatto sui comportamenti di viaggio resta da vedere.

Le imprese turistiche -come le crociere e l’aviazione civile- si stanno già preparando a migliorare i controlli sanitari e le misure di prevenzione.

C’è la consapevolezza che molto dovrà essere fatto per ripristinare la fiducia dei viaggiatori.

Tali misure dovranno essere pienamente attuabili dalle piccole e microimprese.

A questo proposito i Governi hanno un importante ruolo da svolgere nella collaborazione con gli organismi di punta dell’industria nazionale per sostenere queste imprese.
Le imprese dovranno anche adottare misure per proteggere i lavoratori che sono in prima linea nella fornitura di servizi turistici.

Come cambieranno i turisti dopo il Covid? Scenari per il turismo futuro

Come cambieranno i turisti dopo il Covid e come saranno accolti?

Un altro problema sarà il modo in cui i visitatori saranno accolti nelle destinazioni. Ci potrebbe essere la percezione negativa dei turisti come portatori di rischio da parte della comunità ospitante.

La pandemia è stata dirompente in tutti i settori del turismo, con alcune parti del settore più colpite di altre sia nell’immediato che nel lungo periodo.

Sempre secondo i rapporti delle organizzazioni internazionali dell’Onu la maggior parte delle imprese del settore turistico sono di piccole dimensioni.

Date le loro risorse, spesso limitate, e gli ostacoli all’accesso al capitale, più le imprese turistiche sono piccole e peggio resisteranno al lockdown, alle restrizioni o al blocco totale del turismo.

 

Come segnala l’OCSE il grave rischio è che le imprese turistiche possano fallire mentre sono in vigore misure di contenimento.

 

Le imprese turistiche che erano vitali prima della pandemia potrebbero ora essere vulnerabili.
Anche i costi associati alla prevenzione e ai cambiamenti nei processi di lavoro, come l’adozione di strumenti digitali e l’attuazione di nuovi protocolli operativi, possono essere relativamente più elevati per le PMI.

 

Un cataclisma dentro un’apocalisse.

Specialmente per quei Paesi che vivevano esclusivamente di turismo prima del Coronavirus.
Tutto sarà stravolto.
Tutto cambierà.
La geografia socio-economica di quei paesi cambierà.

 

Come cambieranno i turisti dopo il Covid? Il collasso delle piccole imprese turistiche locali

La nota politica dell’OCSE COVID-19: SME Policy Responses sottolinea che le PMI possono avere meno resilienza e flessibilità. Per loro è molto più difficile far fronte ai costi che tali shock comportano. C’è un serio rischio che oltre il 50% non sopravvivrà nei prossimi mesi.

Un collasso diffuso delle PMI potrebbe avere un forte impatto sulle economie nazionali e sulle prospettive di crescita globale, nonché sull’economia del turismo.

 

I Governi sono stati rapidi nel riconoscere le circostanze specifiche che affliggono le PMI e hanno messo in atto misure di sostegno per il turismo.

Oltre ad essere caratterizzato da un gruppo molto ampio di piccole e microimprese, il settore turistico è anche molto frammentato e diversificato. Comprende una vasta gamma di industrie.

 

Il settore deve affrontare sfide particolari a causa di questa natura trasversale.

I servizi turistici sono spesso interdipendenti e una crisi in un sottosettore, come l’aviazione civile, può avere effetti disastrosi sulla catena del valore del turismo.

 

Una delle sfide principali che il settore deve affrontare con la riapertura è come far sì che tutte queste parti interconnesse della catena dell’offerta turistica tornino a lavorare insieme per offrire ai visitatori un’esperienza turistica senza soluzione di continuità.

Dunque esiste una crisi delle agenzie viaggio?

Sì e no.

 

No, perchè non è una crisi specifica ma globale come la pandemia. Quando è specifica la crisi dipende da fattori circoscritti alla singola attività e non ascrivibile al sistema. Per esempio pessima comunicazione e scelte di marketing o arretratezza culturale e non.

Sì, le agenzie viaggi sono in crisi ma solo quelle che hanno impiegato più tempo a capire come sfruttare le nuove tecnologie, il web e gli infiniti strumenti che il digital marketing può portare.

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